La collaborazione con il Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto
Nel corso di circa un ventennio, il Coro Lirico dell’Umbria ha partecipato con vari organici a un elevato numero di opere del grande repertorio, collaborando fattivamente alla loro realizzazione ma senza avere mai la possibilità di produrne alcuna autonomamente, a causa del grande impegno finanziario, organizzativo ed istituzionale che questa impresa comporta. Quelli che vanno dal 1987 alla fine del millennio sono gli anni della collaborazione stabile con il Teatro Lirico Sperimentale “A.Belli” di Spoleto, una benemerita e gloriosa istituzione della quale l’Associazione è stata punto di riferimento corale per più di un decennio. Da questa collaborazione il Coro ha tratto una grande esperienza del teatro d’opera, delle sue regole e della sua disciplina e di quella che potremmo chiamare la “deontologia professionale” dell’artista d’opera.
La Stagione Lirica Regionale Umbra
Senza timore di smentita, l’Associazione del Coro Lirico dell’Umbria può comunque arrogarsi il merito di aver dato la spinta decisiva nel 1995, in collaborazione con l’Associazione Amici della Lirica di Perugia, a partire dalla BOHéME del 1995, alla istituzione di una Stagione Lirica Regionale Umbra, prima del tutto inesistente. Questa “stagione regionale” – purtroppo dobbiamo dirlo – negli anni successivi si è tuttavia rivelata una pura e semplice opzione, in quanto non è mai stato possibile far circolare in regione più di un titolo ogni anno, quasi sempre coincidente con l’opera principale che lo Sperimentale allestiva per i suoi fini autonomamente, come aveva fatto anche in precedenza, indipendentemente dalla esistenza di un circuito regionale.
L’attività concertistica e operistica
Gli sforzi del Coro e della sua Associazione, data la scarsità delle risorse, si sono perciò dovuti concentrare soprattutto sull’attività concertistica, con la produzione media di uno o più concerti all’anno, in genere in collaborazione con enti e istituzioni.
Nel frattempo l’attività principale dell’Associazione, coerentemente con i suoi fini statutari, è rimasta anche in anni non facili quella di costituire e rappresentare un valido punto di riferimento per tutti i coristi appassionati del teatro d’opera, ai quali i maestri del Coro Lirico hanno garantito uno studio regolare e qualificato, in vista della formazione dei vari organici richiesti di volta in volta dalla rara committenza.
E’ stato così possibile collaborare a vario titolo con alcuni committenti regionali (comune di Terni, Umbertide, Opera InCanto, NARNI OPERA FESTIVAL, Teatro Caporali di Panicale, Preggio Opera Festival) e nazionali (Impresa SOLTI di Ermanno Fasano in tournée estive nell’Italia centro-meridionale, Festival di Massa Marittima, Festival Interflumina in provincia di Treviso) alla realizzazione di rappresentazioni operistiche, prevalentemente estive, che hanno contribuito a mantenere accesa la fiamma della passione per il versante teatrale dell’attività operistica.
L’opera raccontata
Nel corso del 2009 l’Associazione ha fatto un ulteriore sforzo creativo ed economico per riuscire a produrre ed allestire l’opera secondo una formula sostenibile e facilmente fruibile, la formula dell’opera raccontata, di cui si parla esaurientemente in altre sezioni di questo sito (progetti, recensioni), producendo a proprie spese L’ELISIR D’AMORE di Gaetano Donizetti in forma non scenica e limitata alle parti salienti ed ai cori.
La collaborazione con l’OSIM
A partire dal 2010 l’Associazione ha inaugurato un piano di collaborazione con altri importanti organici musicali, in primo luogo l’OSIM, Orchestra Sinfonica Italiana Monteverdi, di recente costituzione ma formata da validi strumentisti, soprattutto fra gli archi e i fiati, in gran parte residenti nella regione o nel territorio circostante. Questa sinergia ha portato al bel concento del 19 settembre al Teatro Flavio Vespasiano di Rieti, dove è stata eseguita per intero la IX Sinfonia di L.Van Beethoven con grande successo (vedi recensione e foto). La collaborazione è continuata con la produzione del REQUIEM di Verdi, eseguito nella primavera del 2013 in varie città dell’Italia centrale.
Il Progetto OPERA MORLACCHI
Ma la più grande novità è venuta dall’adesione del Coro Lirico al coraggioso progetto di restituire al meraviglioso Teatro Morlacchi di Perugia, considerato uno dei più belli d’Italia, la sua stagione lirica, ormai assente in forma compiuta e stabile dal Secondo Dopoguerra, dopo oltre un secolo e mezzo di gloriosa evidenza nella tradizione operistica nazionale. Basti pensare che a Perugia venne fatto nel 1874 il terzo storico allestimento di AIDA, dopo quelli del Cairo e della Scala: un allestimento lodato dallo stesso Verdi che così si espresse in proposito scrivendo ad un amico: “vedrai che non si saprà fare a Roma quello che si fa oggi a Perugia…”. Forte di questa consapevolezza, il Coro ha aderito come socio fondatore all’Associazione Musicale OPERA MORLACCHI, costituita dal maestro perugino Marco Daniele Tirilli, già affermato in campo internazionale, per organizzare questo sospirato risveglio della tradizione operistica nella città di Perugia. Con il patrocinio del Comune di Perugia, degli altri Enti Locali e del Ministero dei Beni Culturali, ma soprattutto il convinto appoggio della Camera di Commercio e delle associazioni degli imprenditori, attraverso accordi con una giovane ma vitalissima piattaforma web rivolta in particolare al Giappone e ai paesi asiatici (www.streamit.jp), sempre così attenti alla cultura italiana, questa Associazione ha imboccato decisamente la strada della produzione operistica in tempi rapidi al Teatro Morlacchi con nuovissime tecnologie dinamiche in 3D, ed ha già realizzato con grande successo un grande Concerto di Gala Lirico con star internazionali di prima grandezza, orchestra e coro per il 22 maggio 2011. Questo concerto, diretto ovviamente dal maestro Marco Daniele Tirilli, ha voluto rappresentare il momento di partenza del progetto e l’annuncio alla città di Perugia che l’ora del risveglio è suonata. Un annuncio che farà il giro del mondo, poiché proprio grazie alla piattaforma web W’JAPAN lo spettacolo è stato ripreso in HD, montato e diffuso sul web. (Paolo Galmacci)